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Petrolio, La nascita del mercato mondiale del greggio

L'apertura della via di Batum consentì alle società russe dei Nobel e dei Rothschild di espandere le proprie esportazioni verso i mercati dell'Europa. Il "grande gioco" del petrolio aveva raggiunto una scala mondiale e l'americana Standard Oil iniziò a comprendere il rischio di perdere il monopolio sul mercato mondiale del greggio. Per contrastare la nascente concorrenza russa la Standard Oil tentò inutilmente la strada dell'accordo consociativo con le nascenti società russe per realizzare un trust mondiale. Tutte le proposte nascondevano però la strategia di "scalare" le società. Una strategia intuita dai concorrenti russi, altrettanto scaltri degli americani nell'adottare politiche finanziarie senza scrupoli.

Il petrolio russo alla conquista dell'Europa

La produzione russa di greggio aveva quasi raggiunto i livelli di quella americana. La Nobel Brothers adottò una politica aggressiva di prezzo per conquistare i mercati di sbocco in Europa. La Standard Oil reagì duramente a questa politica tramite il dumping, ossia la vendita del greggio americano sui mercati europei a prezzi inferiori dei costi di produzione e di trasporto al fine di far fallire i concorrenti russi e riconquistare il mercato mondiale. Il potere finanziario della Standard Oil consentiva non solo di coprire i costi ma anche di realizzare vere e proprie campagne diffamatorie sulla presunta "cattiva qualità" del petrolio russo. Il terreno di scontro tra la Standard, i Nobel ed i Rothschild fu la Gran Bretagna dove, quasi contemporanemente, le tre società aprirono le proprie filiali commerciali. Il potere finanziario della Standard Oil era però troppo forte per essere contrastato a lungo e le imprese russe iniziarono a guardare verso i mercati orientali per trovare altre fonti di entrata economica.


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