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RISPARMIARE PILE SCARICHE

Perché parlare di pile scariche? Quanto potrà mai pesare una normale batteria del telecomando sull'impatto ecologico o sul portafoglio di casa? Strano a dirsi ma può anche pesare molto. Innanzitutto è necessario non farsi ingannare dalla normale percezione della "piccola" pila. Provate a contare gli apparecchi elettronici alimentati a batterie (telecomando, radio, cd player, orologi, giocattoli vari) che avete in casa, ognuno di questi utilizza almeno due batterie 1,2V. Infine moltiplicate il tutto per 2 euro. Se avete figli la spesa in batterie può diventare un esborso non indifferente. Col passare del tempo i giocattoli elettronici diventano sempre più "energivori", basti pensare al famoso cane robot in grado di funzionare soltanto pochi giorni con pile nuove di buona marca.

L'uso intensivo delle pile usa e getta non è soltanto un problema per le tasche delle famiglie. Milioni di pile scariche diventano un serio problema ecologico se disperse nell'ambiente, i metalli contenuti nelle pile sono dannosi sia per la salute umana e sia per la natura. Non a caso secondo l'azienda Ama di Roma le pile scariche sono collocate nella categoria dei rifiuti urbani pericolosi. Dovrebbero essere ritirate mediante appositi contenitori ma finiscono spesso nella comune immondizia di casa. Non si tratta di inciviltà o di ignoranza, in molti casi manca purtroppo una distribuzione capillare dei contenitori di raccolta.

Gestire al meglio le pile di casa diventa pertanto un problema sia ecologico sia economico. Proviamo a stilare una serie di consigli per ottimizzare l'uso delle pile.

  • In primo luogo raccogliere tutte le pile usate di casa in un cassetto. Molte pile sono inutilizzabili per alcuni apparecchi elettronici come i cd-player, restano però una valida soluzione per gli apparecchi a basso consumo di energia come il telecomando della Tv, le sveglie o gli orologi da cucina.

  • Acquistate un misuratore di carica per controllare il reale stato delle batterie. Questi strumenti si possono acquistare con pochi euro in qualsiasi supermercato. E' sufficiente inserire la pila nel misuratore per conoscere in pochi secondi la carica della batteria. In genere tramite l'accensione di tre luci (verde, gialla e rossa). Farete con molta probabilità una scoperta inquietante: molte batterie erano ancora completamente cariche! Capita spesso di utilizzare le pile o scartarle dalla confezione per poi riporle "momentaneamente" in un cassetto. Alla fine ci si dimentica delle pile senza alcuna possibilità di distinguerle dalle vecchie pile scariche. Nel controllo individuerete anche le pile scariche solo per metà (nel tester si accenderà la luce di colore giallo). Come già detto precedentemente queste batterie non sono più adatte a far funzionare alcuni apparecchi elettronici (es. cd-player portatile) ma possono essere ancora utilizzate per molti altri apparecchi a basso consumo di energia (es. telecomando, orologi ecc.).

  • Riponete le pile scariche in una busta di plastica evitando il "solito" cassetto. Alla prima occasione utile gettatele nel contenitore dei rifiuti della raccolta differenziata delle pile. Questi speciali contenitori di colore giallo sono generalmente posti vicino ai rivenditori di pile (tabaccai, bar ecc.) e vicino molte scuole pubbliche. Attraverso la raccolta differenziata è possibile estrarre i singoli metalli e le soluzioni acide o alcaline per consentire il riciclaggio e il corretto smaltimento.

  • Acquistate le pile ricaricabili. Costano un pò di più ma potrete riutilizzarle anche centinaia di volte. Basterà ricaricarle con un qualsiasi carica batteria da collegare alla normale presa elettrica di casa per poche ore. Se poi siete ecologisti potrete anche ricaricarle con speciali mini-pannelli solari in grado di trasformare la luce solare in energia. Il risparmio è assicurato.


27/12/2005


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