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Le automobili a metano

Le automobili a metano sono veicoli con propulsore alimentato dal gas metano compresso ( CNG o Compressed Natural Gas ). Sono una tipologia di automobili a gas. Il gas metano è stoccato in appositi serbatoi posti sotto nel portabagagli oppure nella parte inferiore del telaio dell'auto.

I vantaggi delle auto a metano

  • Minore impatto ambientale. Dal punto di vista ambientale i veicoli a metano hanno il vantaggio di ridurre lo smog urbano e le emissioni inquinanti dell'auto del 14-18% rispetto alle auto benzina o diesel. Inoltre, un veicolo a metano non scarica polveri sottili ( PM ). Ha un impatto ambientale minore. Per questa ragione si parla delle automobili a metano come alternativa pulita alla mobilità urbana.

    Come viene prodotto il metano? Il metano viene estratto dai giacimenti di gas oppure prodotto dalle biomasse, non è un derivato della raffinazione del petrolio. La distribuzione del metano dal luogo di produzione a quello di consumo si basa principalmente sui metanodotti e sul sistema capillare di distribuzione del gas naturale fino alla stazione di servizio. Le stazioni non sono rifornite dalle autocisterne. Pertanto, l'impatto ambientale del sistema distributivo è molto contenuto.

  • Meno vincoli alla circolazione. Essendo dei veicoli a minore impatto ambientale, spesso le auto a metano sono escluse dai divieti di circolazione e possono circolare durante le giornate di restrizione o blocco del traffico ( es. domenica ecologica, targhe alterne, ecc. ). Tutto però dipende dall'ordinanza comunale.
  • Risparmio di carburante. Il metano è un carburante più conveniente. I veicoli alimentati a metano hanno un minore costo per chilometro rispetto ai carburanti tradizionali ( benzina, diesel ). A parità di chilometri percorsi, l'uso del metano fa risparmiare fino al 65% rispetto alla benzina, al 45% del Gpl, al 50% del gasolio (fonte Ferdermetano). È pertanto una scelta conveniente anche per risparmiare sul costo del carburante.

    Quanto tempo ci vuole per fare il pieno a metano? Circa 3-5 minuti. Il tempo necessario per fare il pieno al veicolo alla stazione di servizio è approssimativamente lo stesso degli altri carburanti.

    Ci sono limiti al parcheggio delle auto a metano? Salvo diverse indicazioni è possibile parcheggiare ovunque il veicolo a metano in quanto, a differenza del GPL, il gas metano ha una densità inferiore all'aria e in caso di fuoriuscita dal serbatoio si disperde verso l'alto. Inoltre, il rischio di infiammabilità in caso di incidente è più basso rispetto agli altri carburanti.

gli svantaggi delle automobili a gas

Gli svantaggi delle auto a metano

I principali svantaggi dell'uso del gas naturale come carburante sono i seguenti:

  • Minore performance del veicolo. In genere, un motore alimentato a metano ha minore potenza e accelerazione rispetto a un motore a benzina. La velocità massima del veicolo è la stessa, ma occorre più tempo per raggiungerla.
  • Ingombro del serbatoio. Le bombole del gas naturale occupano spazio nel portabagagli. Questo riduce il volume utile dei veicolo, in particolar modo delle automobili di medie o piccole dimensioni.
  • Autonomia limitata. Le automobili a gas metano hanno un'autonomia limitata, tra i 200 e 500 chilometri, a seconda delle dimensioni delle bombole. Quanto più sono grandi, tanto minore è il volume utilizzabile per i bagagli, la ruota di scorta e i posti per i passeggeri a bordo.
  • Lontananza dalle stazioni di rifornimento. Le stazioni di servizio con distributori a metano sono distribuite sul territorio in modo meno capillare rispetto ai carburanti tradizionali. Inoltre, in alcuni paesi europei il self service a metano è vietato. Questo rende più difficoltoso il rifornimento di notte e nei giorni festivi.

La storia del metano come carburante

In Italia la storia del gas metano come carburante nasce nel dopoguerra. Negli anni '50 circa il 3% delle automobili nel parco circolante italiano erano veicoli a metano e nelle strade erano operative circa 1300 stazioni di rifornimento a metano, in particolar modo Agip. In quegli anni l'Italia stava investendo sul metano come carburante per l'autotrazione.

Negli anni '60 la situazione cambiò radicalmente con la diffusione del gasolio e della benzina a basso costo, favorendo la vendita dei veicoli a motore combustibile alimentate con prodotti derivati dal petrolio. Negli anni '60 chiusero il 90% dei distributori di metano, soltanto 95 stazioni restarono aperte. In questo periodo l'Italia si adeguò alle scelte internazionali e smise di investire sul metano come carburante di autotrazione.

Le crisi petrolifere degli anni '70 riaccesero l'interesse nei confronti del gas naturale e le imprese tornarono a investire sul metano come carburante alternativo. Tuttavia, questa spinta venne ostacolata dal governo italiano nel 1976 con l'introduzione di una tassa sul metano come carburante, innalzando il costo da 67 a 200 lire. Questo intervento pubblico frenò il ritorno delle automobili a metano per quasi venti anni.

La tassazione aggiuntiva sul metano fu eliminata negli anni '90. Il prezzo del carburante metano scese, tornando ad essere un'alternativa conveniente rispetto ai carburanti tradizionali. Negli anni '90 il mercato tornò a investire sull'autotrazione a metano. I produttori di automobili cominciarono a vendere anche versioni a metano degli autoveicoli e aprirono i battenti migliaia di stazioni di rifornimento a gas naturale sulla rete autostradale e nelle strade italiane.

Nel corso degli anni duemila le automobili a metano beneficiarono anche di incentivi pubblici e agevolazioni, per il minore impatto ambientale rispetto ai carburanti tradizionali. Questo ha ulteriormente contribuito a rilanciare le auto a metano come alternativa di mobilità sostenibile.


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