Ecoage
Le automobili a metano sono veicoli con propulsore alimentato dal gas metano compresso ( CNG o Compressed Natural Gas ). Sono una tipologia di automobili a gas. Il gas metano è stoccato in appositi serbatoi posti sotto nel portabagagli oppure nella parte inferiore del telaio dell'auto.
Come viene prodotto il metano? Il metano viene estratto dai giacimenti di gas oppure prodotto dalle biomasse, non è un derivato della raffinazione del petrolio. La distribuzione del metano dal luogo di produzione a quello di consumo si basa principalmente sui metanodotti e sul sistema capillare di distribuzione del gas naturale fino alla stazione di servizio. Le stazioni non sono rifornite dalle autocisterne. Pertanto, l'impatto ambientale del sistema distributivo è molto contenuto.
Quanto tempo ci vuole per fare il pieno a metano? Circa 3-5 minuti. Il tempo necessario per fare il pieno al veicolo alla stazione di servizio è approssimativamente lo stesso degli altri carburanti.
Ci sono limiti al parcheggio delle auto a metano? Salvo diverse indicazioni è possibile parcheggiare ovunque il veicolo a metano in quanto, a differenza del GPL, il gas metano ha una densità inferiore all'aria e in caso di fuoriuscita dal serbatoio si disperde verso l'alto. Inoltre, il rischio di infiammabilità in caso di incidente è più basso rispetto agli altri carburanti.
I principali svantaggi dell'uso del gas naturale come carburante sono i seguenti:
In Italia la storia del gas metano come carburante nasce nel dopoguerra. Negli anni '50 circa il 3% delle automobili nel parco circolante italiano erano veicoli a metano e nelle strade erano operative circa 1300 stazioni di rifornimento a metano, in particolar modo Agip. In quegli anni l'Italia stava investendo sul metano come carburante per l'autotrazione.
Negli anni '60 la situazione cambiò radicalmente con la diffusione del gasolio e della benzina a basso costo, favorendo la vendita dei veicoli a motore combustibile alimentate con prodotti derivati dal petrolio. Negli anni '60 chiusero il 90% dei distributori di metano, soltanto 95 stazioni restarono aperte. In questo periodo l'Italia si adeguò alle scelte internazionali e smise di investire sul metano come carburante di autotrazione.
Le crisi petrolifere degli anni '70 riaccesero l'interesse nei confronti del gas naturale e le imprese tornarono a investire sul metano come carburante alternativo. Tuttavia, questa spinta venne ostacolata dal governo italiano nel 1976 con l'introduzione di una tassa sul metano come carburante, innalzando il costo da 67 a 200 lire. Questo intervento pubblico frenò il ritorno delle automobili a metano per quasi venti anni.
La tassazione aggiuntiva sul metano fu eliminata negli anni '90. Il prezzo del carburante metano scese, tornando ad essere un'alternativa conveniente rispetto ai carburanti tradizionali. Negli anni '90 il mercato tornò a investire sull'autotrazione a metano. I produttori di automobili cominciarono a vendere anche versioni a metano degli autoveicoli e aprirono i battenti migliaia di stazioni di rifornimento a gas naturale sulla rete autostradale e nelle strade italiane.
Nel corso degli anni duemila le automobili a metano beneficiarono anche di incentivi pubblici e agevolazioni, per il minore impatto ambientale rispetto ai carburanti tradizionali. Questo ha ulteriormente contribuito a rilanciare le auto a metano come alternativa di mobilità sostenibile.
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Automobili a gas
I carburanti gassosi