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La temperatura delle stelle

Le stelle sono classificate in diverse categorie in base alla loro temperatura, da quelle più calde a quelle più fredde. Queste categorie sono indicate con le lettere O, B, A, F, G, K, M. Ci sono anche sottoclassi, rappresentate da numeri, all'interno di ogni categoria. Prendiamo il Sole come esempio: appartiene alla classe G2.

L'ordine non alfabetico delle lettere deriva da un precedente schema classificatorio che utilizzava tutte le lettere dalla A alla O. Alcune delle classi originali furono conservate, ma riordinate secondo la temperatura quando la relazione fra le classi e la temperatura superficiale delle stelle diventò chiara. Inoltre alcune classi vennero eliminate perché doppioni di altre.

Nell'attuale schema di classificazione, detta classificazione di Morgan-Keenan, ogni classe è divisa in dieci sottoclassi numerate da 0 a 9. Più il numero è basso, maggiore è la temperatura della stella. Per esempio, la classe F0 raccoglie le stelle di classe F più calde e quindi più vicine a quelle di classe A.

Classe Temperatura (K) Colore Massa Raggio Luminosità
O 28 000 - 50 000 Blu-azzurro 16 - 150 15 fino a
1 400 000
B 9 600 - 28 000 Bianco-azzurro 3,1 - 16 7 20 000
A 7 100 - 9 600 Bianco 1,7 - 3,1 2,1 80
F 5 700 - 7 100 Bianco-giallastro 1,2 - 1,7 1,3 6
G 4 600 - 5 700 Giallo 0,9 - 1,2 1,1 1,2
K 3 200 - 4 600 Arancione 0,4 - 0,8 0,9 0,4
M 1 700 - 3 200 Rosso 0,08 - 0,4 0,4 0,04

Questa classificazione è stata proposta in origine dallo statunitense Henry Draper. Poi modificata e aggiornata alle classi O, B, A, F, G, K, M. Successivamente sono state aggiunte anche le classi R, N, S per classificare le stelle più fredde. Inoltre, sono state aggiunte delle sottoclassificazioni da 0 (stella più calda) a 9 (stella più fredda) per ordinare e classificare le stelle appartenenti a una stessa classe. Infine, è stato introdotto un ulteriore numero romano da I a VII per indicare la luminosità della stella in ordine decrescente (una stella I è molto luminosa, una stella VII è poco luminosa). Ad esempio, il Sole è una stella di classe G2V, significa che è una stella di classe G e sottoclasse 2, quindi molto calda rispetto a tutte le stelle di classe G, e di luminosità V (numero romano cinque) ovvero abbastanza bassa.

La temperatura delle stelle non solo determina la loro categoria, ma anche il tipo di luce che una stella emette e il colore che mostra. Secondo la legge di Wien: all'aumentare della temperatura, la luce emessa passa dal rosso al blu. In particolar modo, è la temperatura della fotosfera, la parte più superficiale della stella, a determinare il colore che vediamo. Una stella molto calda ci appare bianco-azzurra, mentre una più fredda ci appare rossa.

il colore della stella

Questo fenomeno avviene perché la lunghezza d'onda della luce emessa da una stella, che determina il suo colore, è strettamente legata alla temperatura della stella. Quando la lunghezza d'onda è più lunga, il colore che vediamo è più rosso.

Le stelle più fredde, con temperature inferiori a 3500°C, emettono luce rossa (classe M). Le stelle di temperatura media, come il Sole con circa 6000°C, emettono luce giallastra (classi F e G). Infine, le stelle molto calde, con temperature superiori a 25 000°C, emettono luce bianco-azzurra (classe O). Per esempio, nella costellazione di Orione, la stella Betelgèuse è rossa e quindi più fredda, mentre Rigel è bianco-azzurra e quindi più calda.


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