Ecoage
Negli ultimi 20 anni il nucleare ha registrato un rallentamento nella diffusione come conseguenza dell'incidente di Chernobyl e dei costi economici elevati d'investimento. Da vent'anni nessuna nuova centrale nucleare viene costruita in Europa (fatta eccezione per la Finlandia). La produzione di energia nucleare è sostanzialmente ferma a valori costanti dagli inizi degli anni '90. Attualmente le principali fonti energetiche restano ancora basate su petrolio, carbone e gas.
E nel futuro?
Difficile fare ipotesi. Entro il 2025 si prevede l'ncremento dell'uso di gas per produrre energia, una sostanziale stabilità per il carbone, il petrolio e le risorse rinnovabili, una lieve riduzione marginale dell'energia nucleare. Nulla può essere affermato con certezza ma è evidente una generale prudenza mondiale nell'affrontare piani di investimenti energetici basati sul nucleare. Il mutato contesto economico nei paesi emergenti asiatici e il brusco rialzo del prezzo del petrolio potrebbe rimettere tutto in gioco. La competitività industriale e gli shock energetici esterni potrebbero riavvalorare l'utilizzo dell'energia nucleare per ragioni politiche.
Nel lungo periodo la sfida sarà la fusione nucleare. Il nucleare del futuro, privo di rischio e con bassa produzione di scorie radioattive. Sono stati portati avanti da Europa, Cina, USA, Canada i piani di ricerca sulla fusione nucleare. È stata presa soltanto di recente la decisione di collocare la prima centrale a fusione nucleare della storia in Francia, cd ITER, dopo una lunga fase negoziale con il Giappone.
![]() |
Energia nucleare
Il futuro del nucleare