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Agricoltura e petrolio

Il legame tra l'agricoltura e il petrolio è molto più forte di quanto si possa pensare. Il settore agricolo moderno dipende esclusivamente dal petrolio. Pertanto, la scarsità petrolifera influisce sensibilmente sul settore agroalimentare. Nelle fasi di rialzo del prezzo del greggio si è verificato in passato anche un rapido incremento dei prezzi agroalimentari in tutto il mondo.

Il petrolio non è comunque l'unica causa del rialzo dei prezzo agroalimentari. Alla crescita dei prezzi dei prodotti agricoli contribuiscono anche la crescita della domanda alimentare da parte dei paesi emergenti asiatici.

Nel corso del Novecento è avvenuta una progressiva industrializzazione del settore agricolo che da un lato ha permesso la crescita della produttività del lavoro e dall'altro ha introdotto l'uso di fattori industriali ( macchine, fertilizzanti chimici, ecc. ) all'interno del processo di lavorazione.

esempio di industrializzazione dei processi agricoli

L'agricoltura industriale ha aumentato esponenzialmente la produzione riducendo i numero di lavoratori del comparto. L'espansione dell'offerta agricola ha consentito di vivere in un regime di bassi prezzi agricoli.

La produzione su scala dei prodotti agroalimentari ha anche agevolato la globalizzazione dei mercati agroalimentari e, indirettamente, ha aumentato il trasporto internazionale delle derrate per migliaia di chilometri, causando l'espansione della domanda di energia e l'inquinamento prodotto dai mezzi di trasporto.

Le conseguenze sull'agricoltura delle crisi del petrolio

L'intera filiera agricola si regge sul petrolio. Ci sono diverse connessione tra i due settori:

  1. Costo dei carburanti delle macchine agricole e trasporto. Un forte rincaro dei prezzi, come quello osservato nel 2007-2008, si trasla immediatamente in avanti sul costo dei carburanti delle macchine agricole e dei mezzi di trasporto (autocarri, treni, navi).
  2. Costo dell'energia elettrica e dell'acqua. Il rincaro dell'energia pesa anche su tutti quei servizi correlati al settore agricolo in termini di aumento della bolletta di energia elettrica e acqua.
  3. Costi dei fertilizzanti chimici. Il caro-petrolio spinge al rialzo il costo dell'energia che si trasla in avanti in molti altri settori. In particolar modo, sulla produzione dei fertilizzanti prodotti dell'industria chimica.

Il caso dei biocarburanti

La produzione del biofuel merita un approfondimento a parte perché introduce un'altra connessione tra il settore agricolo e il settore energetico.

Cosa sono i biocarburanti? Il biofuel è un combustibile o carburante ottenuto dalle materie prime agricole. È un bene sostituto dei combustibili e dei carburanti derivati dal petrolio, perché soddisfa la stessa domanda di mercato. Il settore che produce biocarburanti e biocombustibili è detto agroenergia.

La terra è un fattore di produzione comune sia all'agroenergia che all'agricoltura tradizionale. Le risorse energetiche hanno un prezzo molto più alto rispetto ai prodotti agroalimentari. Pertanto, il rendimento della terra nell'agroenergia è superiore a quello ottenibile nelle coltivazioni agroalimentari.

la terra è un fattore di produzione per l'agroalimentare e l'agroenergia

Si possono verificare i seguenti problemi:

  1. L'aumento della rendita dei terreni. Se aumenta la richiesta dei terreni per la produzione agroenergetica, la rendita della terra diventa più alta su tutti i terreni ed è più costoso usare i terreni nella produzione agricola tradizionale. Questo causa un incremento dei prezzi dei prodotti alimentari.

    Nota. La progressiva scarsità delle risorse fossili esauribili ( petrolio, carbone, gas naturale ) spingerà al rialzo il prezzo delle risorse energetiche. Pertanto, il prezzo del biofuel è destinato a crescere nel corso del XXI secolo.

  2. La crescita dei prezzi agroalimentari. I terreni fertili potrebbero essere destinati all'agroenergia piuttosto che all'agricoltura alimentare. Questo causerebbe una riduzione della produzione dei beni alimentari e un conseguente rialzo dei prezzi degli alimenti. L'incremento dei prezzi ha un forte impatto soprattutto nelle regioni più povere del pianeta e non aiuta a risolvere il problema della fame nel mondo.
  3. La deforestazione del pianeta. Potrebbe aumentare lo sfruttamento della terra a scapito delle zone naturali. La deforestazione causa l'estinzione delle specie e la riduzione della biodiversità sul pianeta. Inoltre, intaccare il "polmone verde" della Terra riduce la conversione della CO2 in ossigeno accelerando l'effetto serra e l'inquinamento.

D'altra parte, il biofuel ha anche aspetti positivi. Il biofuel autoprodotto dal comparto agricolo è utilizzato dalle stesse imprese agricole come carburante per i macchinari in sostituzione del petrolio. Inoltre, il biofuel ha un impatto ambientale inferiore rispetto ai carburanti tradizionali perché ha un minore contenuto di carbonio.

E' molto importante approfondire l'impatto dei biocarburanti con un'analisi costi-benefici estesa che includa sia i vantaggi che gli svantaggi per la società. Sicuramente, il settore dell'agroenergia non può essere lasciato al libero mercato e necessita della regolamentazione da parte della comunità internazionale.

Conclusione

Il legame agricoltura-petrolio è molto più forte di quanto non sembri e la dipendenza dal petrolio assume connotazioni preoccupanti in un mondo sull'orlo della crisi. Un aspetto su cui riflettere attentamente, in un mondo sempre più popolato dove una crisi energetica definitiva potrebbe significare la vita o la morte per miliardi di persone.


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