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La Scala Mercalli

La scala Mercalli è stata ideata dal sismologo e vulcanologo italiano Giuseppe Mercalli all'inizio del Novecento. È utilizzata per misurare l'intensità di un terremoto osservando gli effetti sulle costruzioni, sull'ambiente e sulle persone.

I gradi della scala Mercalli

La scala è suddivisa in gradi. Quanto più alto è il grado, tanto maggiore è la gravità del sisma.

  1. Grado uno: la scossa strumentale
    La scossa viene avvertita soltanto dai sismografi. È impercettibile per le persone.
  2. Grado due: la scossa molto leggera
    La scossa di terremoto viene percepita da alcune persone ma non da tutti. Gli oggetti appesi esilmente oscillano.
  3. Grado tre: la scossa leggera
    La scossa viene avvertita dalle persone al chiuso e in stato di quiete. In particolar modo, agli ultimi piani degli edifici. Le vibrazioni sono simili a quelle causate dal passaggio di un'automobile. Le automobili parcheggiate potrebbero oscillare lievemente.
  4. Grado quattro: la scossa moderata
    Gli oggetti appesi cominciano a oscillare visibilmente. Gli oggetti in vetro e cristallo vibrano. La scossa viene avvertita nelle ore diurne anche dalle persone in movimento che si trovano al chiuso. Pochi la avvertono all'aperto.
  5. Grado cinque: la scossa forte
    Anche le persone addormentate si svegliano a causa del sisma. Gli oggetti cominciano a cadere o si rovesciano. Le campane rintoccano. Si formano crepe nei rivestimenti.
  6. Grado sei: la scossa molto forte
    Il sisma causa danni lievi agli edifici. I vetri alle finestre cominciano a frantumarsi. Anche gli alberi cominciano a oscillare a causa del terremoto. In casa si spostano i mobili pesanti.
  7. Grado sette: la scossa fortissima
    Si formano delle crepe nei muri e comincia a cadere l'intonaco. Il terremoto viene avvertito anche dalle persone in automobile. Il sisma causa danni lievi agli edifici di buona costruzione.
  8. Grado otto: la scossa rovinosa
    Il terremoto provoca danni gravi e crolli parziali agli edifici ordinari. Le parti più deboli degli edifici iniziano a cadere. Cadono camini, ciminiere, colonne e fumaioli. Si registra qualche vittima isolata. Le strutture antisismiche hanno danni lievi. In casa si ribaltantano i mobili pesanti. Nei pozzi varia il livello dell'acqua.
  9. Grado nove: la scossa disastrosa
    Alcuni edifici crollano. Si rompono i cavi sotterranei, le condutture del gas e dell'acqua negli edifici. Si aprono delle crepe sul terreno. Si registrano poche vittime. Il sisma sposta l'edificio rispetto alle sue fondamenta. Le strutture portanti perdono la loro verticalità. Anche le strutture antisismiche accusano dei danni seri. Si creano fessurazioni nel suolo.
  10. Grado dieci: la scossa disastrosissima
    Il sisma causa il crollo di molti edifici. La maggior parte delle opere in muratura viene distrutta. Si formano dei crepacci nel suolo. Le rotaie sono piegate. Si registrano delle frane notevoli sugli argini dei fiumi e nei pendii ripidi. Il terremoto causa molti morti.
  11. Grado undici: la scossa catastrofica
    Pochi edifici e costruzioni restano in piedi. È quasi tutto distrutto. I ponti cadono e le condutture sotterranee sono completamente fuori uso. Si verificano frane, maremoti e inondazioni di grandi dimensioni. Il terreno sprofonda o slitta in molti punti. Il sisma causa moltissime vittime umane.
  12. Grado dodici: la scossa apocalittica
    È la distruzione totale. Tutti gli edifici sono distrutti. Il terreno viene deformato da sollevamenti e abbassamenti causati dal passaggio delle onde sismiche. Le onde sono ben visibili sulla superficie del suolo. Al punto che molti oggetti sono lanciati in aria. Viene alterata anche la linea di vista e di livello. Inumerevoli vittime umane.

In origine, nel 1902, la Scala Mercalli era composta soltanto da 10 gradi. Venne successivamente rivista e ampliata a 12 gradi

Pro e contro della Scala Mercalli

La scala Mercalli può essere applicata in ogni località, ovunque si registrino gli effetti del sisma. Tuttavia, non consente di confrontare l'intensità reale di un terremoto in due luoghi diversi. Ad esempio, un terremoto di pari magnitudo potrebbe essere disastroso in un paese arretrato ma causare pochi danni in un paese sviluppato o in un luogo a bassa antropizzazione.


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