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Specie

La specie è l'unità di base di classificazione degli organismi viventi. E' un termine complesso e difficile da definire. Con il termine "specie" si indica l'insieme di esseri viventi con caratteristiche simili in grado di accoppiarsi e generare prole feconda (cd "interfecondità"). Le specie non sono costanti nel tempo, come già sappiamo dagli studi condotti nel XIX secolo da Charles Darwin ("L'origine delle specie"), bensì mutano in risposta alle condizioni dell'ambiente in cui vivono gli organismi. Quando una popolazione di organismi appartenenti alla stessa specie viene separata in due popolazioni isolate tra loro per molto tempo, queste tendono ad adattarsi all'ambiente, cambiando le proprie caratteristiche, fino a trasformarsi in due nuove specie dopo centinaia di generazioni. La nascita di una nuova specie da una preesistente è detta "specializzazione".Per fare un esempio pratico, l'asino e il cavallo derivano da una stessa specie d'origine. Lo dimostra il fatto che i cavalli e gli asini possono avere figli, detti muli. Tuttavia, asini e cavalli sono da considerarsi due specie distinte, rispettivamente caballus e asinus, in quanto i muli non sono fecondi. Pertanto, unioni di questo tipo non possono andare oltre una generazione e non creano discendenza. Lo stesso si pensa sia accaduto agli Homo Neanderthal e agli Homo Sapiens.

Metodi di individuazione delle specie

La definizione della specie sulla base della capacità di procreazione (interfecondità) non sempre è possibile. Si pensi, ad esempio, all'esempio degli asini e dei cavalli, oppure agli organismi viventi che si riproducono per via agamica. In questi casi occorre analizzare le similitudini nell'anatomia e/o nel DNA. Tutti gli organismi viventi appartenenti ad una stessa specie devono possedere un patrimonio genetico comune (pool genico) che può differenziarsi solo in minima parte. Altri metodi secondari di individuazione di una specie si basano sul loro aspetto, sulla distribuzione geografica, sul comportamento. In conclusione, ogni specie deve avere le seguenti caratteristiche: interfecondità, affinità morfologica e affinità ecologica.

Sistema Linneo

La denominazione delle specie si basa sul sistema di nomenclatura binomia ideato dallo scienziato svedese Carl von Linné nel XVIII secolo. In Italia il sistema è conosciuto con il nome italianizzato dello scienziato (Sistema o Codice Linneo). In base al sistema Linneo ogni essere vivente possiede un doppio nome latino scritto in corsivo. Il primo nome con iniziale maiuscola identifica il "genere" a cui appartiene. Il secondo nome con iniziale minuscola identifica la "specie". Quale è la differenza tra genere e specie? Il genere è una categoria immediatamente superiore. Ad esempio, due specie possono appartenere allo stesso genere come nel caso degli asini e dei cavalli, appartenenti entrambi al genere degli "Equus". Il nome completo dei cavalli, secondo Linneo, è scritto nel seguente modo: Equus caballus.


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