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Progetto Archimede

L'energia solare rappresenta da sempre l'energia rinnovabile. Il simbolo del sole è diventato nel tempo il simbolo di un modo diverso di concepire l'energia e lo sviluppo economico. Purtroppo il simbolo del sole è diventato nel tempo anche il simbolo di molti tentativi fallimentari dovuti all'uso di tecnologie costose o poco efficaci. Gli scenari stanno però cambiando.

L'Enea ha recentemente ripreso un progetto sviluppato negli anni '80 adattandolo con le tecnologie moderne: il "progetto Archimede". Il progetto prevede la costruzione di un sistema di specchi in grado di concentrare i raggi solari verso una caldaia e produrre pertanto vapore ad alta pressione mediante il calore.

Il sole è sorgente di calore ed energia naturale, concentrando i raggi solari mediante appositi specchi verso un unico punto la densità di energia calorica aumenta di 100-200 volte rispetto ad una situazione normale. L'energia termica prodotta si trasforma quindi in energia cinetica mediante normali turbine mosse dal vapore, ed infine in energia elettrica mediante gli stessi principi di una centrale elettrica tradizionale.

Produrrà energia elettrica anche durante la notte. L'energia termica è raccolta in speciali recipienti che permetteranno di utilizzare il calore anche in un momento diverso da quello in cui lo si raccoglie. In tale modo la produzione di energia elettrica potrà avvenire a ciclo continuo anche nelle ore notturne o in assenza del sole.

L'idea è semplice e antica. Il progetto Archimede prende il nome dal grande scienziato che 2000 anni fa mise in scacco i nemici della sua città utilizzando grandi specchi ustori. La costruzione avrà luogo proprio in Sicilia, nelle stesse terre in cui visse Archimede. La sperimentazione sarà realizzata nella centrale Enel di Priolo Gargallo (Siracusa) per produrre una di circa 20 megaWatt. Il prototipo sarà operativo nel 2007. L'Enea ha iniziato ad investire nel progetto dal 2000 ed oltre 100 ricercatori stanno dando il loro contributo per la sua realizzazione. Va specificato con non celato orgoglio nazionale che l'Italia è all'avanguardia in questa tecnologia di cui detiene paternità e brevetti.

Il sistema del "Solare di Archimede" ha il vantaggio di essere ecocompatibile e più efficiente nei costi. Secondo l'opinione di Carlo Rubbia (presidente ENEA e premio Nobel per la fisica), i costi di produzione sono simili a quelli dei combustibili fossili ma l'energia prodotta sarà "pulita". Vantaggi a cui si aggiunge una minore dipendenza dall'estero del nostro paese per l'importazione di energia o di greggio.

Il 'Solare di Archimede" potrà inoltre dare una spinta occupazionale nel Sud d'Italia e del mondo, dove sono concentrate le zone a maggiore esposizione solare e dove i "campi di luce" potranno generare una maggiore quantità di energia elettrica "pulita e rinnovabile".

Un'idea semplice che le moderne tecnologie stanno rendendo fattibile e concreta. Oltre all'eolico, al fotovoltaico ed alle biomasse si aggiunge quindi anche il "Solare di Archimede" come quarta fonte tra le energie rinnovabili. Questa nuova tecnologia farà sicuramente parlare di sè.

Ecoage 9 luglio 2004


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